Galateo abiti da cerimonia

GALATEO ABITI DA CERIMONIA in

Che si tratti di un matrimonio, una comunione, un battesimo o un altro evento, il dilemma è sempre lo stesso: quale outfit scegliere? Ecco qualche dritta per assecondare i propri gusti e non sbagliare.
Quando arriva l’invito a una cerimonia, il primo pensiero è lo stesso per tutti. Anzi, per essere precisi è un vero e proprio dilemma: “Cosa mi metto?”. Non ci riferiamo, vogliamo specificarlo, soltanto a un matrimonio. Ma anche a un battesimo, una comunione, un giuramento. Insomma, a qualsiasi tipo di look da cerimonia si debba far fronte.

La buona notizia è che, col tempo, le regole relative all’argomento sono diventate meno rigide. Il galateo c’è ancora, ma è decisamente più flessibile. Ciò non toglie, però, che alcune scelte siano da evitare mentre altre rappresentino l’optimum. C’è soltanto un diktat che sempre resterà necessario: vietato essere troppo appariscenti. Ciò vale soprattutto per i matrimoni, i motivi sono ovvi. Rubare la scena alla sposa è qualcosa di imperdonabile. Il buon senso deve dominare, senza eccezioni.

Poi certo: una cerimonia religiosa condiziona di più. E una cerimonia formale consente una minore libertà di scelta rispetto a un evento informale. Però possiamo individuare una serie di dritte e consigli validi, sostanzialmente, per ogni contesto e situazione. Pronta?

LA LUNGHEZZA DELL'ABITO
Quando si tratta di una cerimonia, la lunghezza dell’abito è strettamente legata innanzi tutto all’orario. Molto contano, però, anche la location e il contesto. E conta l’eventuale presenza in chiesa o meno. In generale, però, gli abiti midi - leggi abiti da cocktail - sono l’ideale per gli eventi che si tengono di giorno.

La sera, invece, entra in scena il lungo. Fino a qualche tempo fa, i minidress o comunque le gonne corte, erano invece rigorosamente out; adesso le cose sono cambiate, soprattutto per le più giovani. Via libera, quindi, purché l’orlo non sia esageratamente ridotto. Non troppo sopra il ginocchio, insomma.

MODELLI E TESSUTI
I tessuti più adatti agli outfit da cerimonia sono quelli leggeri, fluidi. Possibilmente preziosi. Sul podio troviamo la seta, il raso, lo chiffon, l’organza, il georgette e il tessuto crêpe, con le sue delicate increspature. Pizzi e merletti? Sono i benvenuti, nelle loro versioni più aggraziate (e attenzione alle trasparenze).
Per le cerimonie non troppo formali in pieno giorno, d’altra parte, il cotone di alta qualità può a sua volta essere una scelta azzeccata, come del resto il lino.

Leggerezza e fluidità rappresentano il mood giusto anche per quanto concerne il design, e si traducono in raffinati drappeggi, gonne plissé, volant. Bene anche le gonne a ruota o a palloncino, a patto che i volumi siano contenuti. La gonna svasata è sempre vincente e ha – tra gli altri – un pregio a cui non tutte pensano: in virtù del suo stesso design, rende meno audace l’orlo corto. Che invece, al contrario, viene sottolineato dalle aderenze.

Queste ultime non sono quindi il massimo a proposito di cerimonie (ci riferiamo anche agli abiti lunghi), a meno che non risultino ammorbidite dalla stessa lavorazione dell’abito. Ovvero abili giochi di stoffe, alternanze stretto/più largo e, appunto, drappeggi.
Scollature e spacchi non sono necessariamente out, però vanno calibrati con sapienza. Anche tenendo conto della propria bodyshape.


I COLORI
Altra questione determinante: i colori. Per quanto riguarda i matrimoni, tutti sanno che vietatissimo è il bianco, insieme a tutte le sue declinazioni. Per esempio panna, perla e avorio. Però diciamolo: anche in riferimento ad altre tipologie di cerimonie, il bianco suscita perplessità. Evitiamo, dai. A meno che non faccia da sfondo a tessuti con fantasie, per esempio i pois. Ma su questo argomento torneremo tra poco.

Il nero. La sua eleganza non si discute. È ancora bandito, a sua volta, dai matrimoni? Sì e no. Nel senso che il cammino verso lo sdoganamento è cominciato, ma ancora le resistenze sono tante. Se sei tentata, ascolta il tuo istinto ma valuta anche la situazione e immedesimati negli sposi, chiedendoti (o chiedendo direttamente a loro!) se il total black sia o meno un'opzione gradita. Per le altre cerimonie, nessun ostacolo. D’altra parte, black is black.

In tutti i casi, i colori più sicuri e azzeccati sono i pastelli. Con quelli, proprio non si sbaglia. Bene anche il blu e l’azzurro, il verde, il giallo. Bene le gradazioni più brillanti, da evitare invece quelle neon: fuori posto. Il rosso potrebbe risultare troppo; per quanto riguarda il viola, la sua bellezza non si discute ma accertati che i protagonisti della cerimonia non siano scaramantici. Il lilla d'altro canto rappresenta un buon compromesso.
Ottime le nuance neutre, escludendo – lo ribadiamo – quelle troppo chiare. Le tonalità terrose, per esempio, meritano una piena promozione, specie per le cerimonie diurne.